POS obbligatorio: Sanzioni ed esenzioni artigiani, commercianti e professionisti
Da circa un anno è andato in vigore un decreto importante dal punto di vista economico e che riguarda settori professionali di rilievo come i commercianti e artigiani. Il primo a parlarne e a spiegare questa novità era stato circa un anno fa il viceministro dell’epoca Casero.
Questo provvedimento prevede che il Pos sia obbligatorio e che vengano accettati i pagamenti con bancomat (POS). Però questi pagamenti saranno di importo minimo e saranno inseriti all’interno del decreto di recepimento della direttiva Ue.
Ricordiamo che l’Unione Europea si è occupata della rimodulazione delle commissioni sui micropagamenti.Se i professionisti o gli artigiani o i commercianti non accetteranno chi paga con bancomat e carta di credito prenderanno una multa da 30 euro per ogni operazione singola.
Questo obbligo sarà esteso a tutti gli esercenti che lavorano a stretto contatto con il pubblico. Le uniche categorie che al momento sono esentate sono benzinai e tabaccai.
Questo decreto punta chiaramente a combattere con vigore l’evasione fiscale e a controllare anche i pagamenti digitali ed è per questo che la Legge di Bilancio dovrebbe prevedere la fatturazione di tipo elettronico, nei rapporti tra liberi professionisti privati.
Pagamenti elettronici: le possibili evoluzioni
Il decreto per il bancomat obbligatorio è solo il primo passo di un processo ad ampio raggio che permetterà all’Italia di evolversi in tema di pagamenti elettronici. Quindi questo provvedimento deve essere solo un tassello in un percorso economico innovativo.
Un buon metodo proposto da alcuni economisti, per incentivare l’uso della carta di credito, è quello di regalare sgravi fiscali per chi fa questa scelta. Quindi chi userà il POS per pagare il taxi, il meccanico o il medico di famiglia avrà uno sconto fiscale.
La cosa positiva del pagamento elettronico è che resta tracciato e quindi è facilmente controllabile ed è quindi un toccasana nella lotta contro l’evasione fiscale. Il desiderio di tutti è che l’Italia non sia uno di quegli stati agli ultimi posti come la Grecia nell’uso del bancomat POS.
Costi di commissione per pagamenti carta di credito: possibili riduzioni?
Dal loro canto i commercianti, gli artigiani, i professionisti e le altre categorie sono concordi in parte con questi provvedimenti, ma non sopportano i costi di commissione alle banche che devono affrontare quando pagano con carte di credito.
Su questa tematica l’Unione Europea è sembrata sensibile nel voler tutelare i professionisti, insieme alle varie associazioni dei diritti di consumatori. Infatti per venire incontro alle loro esigenze e per rassicurarli è stata diffusa una parte del decreto legislativo, all’interno del sito web delle provincie autonome e regioni.
In questo scritto c è specificato che, se un pagamento con Pos di Importo massimo di 5 euro sarà applicato un massimale con una percentuale dello 0, 3 per cento, sul totale di quello che si è pagato con le varie carte di credito e lo 0,2 per cento per quelle di debito.
Questo provvedimento ricordiamo che va ad imitare altri simili presenti in altri stati d Europa già dal 2015