Virus NotPetya, ecco cosa c’è da sapere
Molti lo chiamano virus NotPetya, altri molto più semplicemente Petya o anche Nyetya, ma sostanzialmente si tratta della stessa casa: una minaccia per la propria sicurezza. Il virus NotPetya arriva tramite email e se questo può tranquillizzare in quanto, si può pensare, è sufficiente non aprire quella specifica email, bisogna invece prestare la massima attenzione perché in moltissimi casi le email con i relativi allegati devono essere aperti per comprendere il loro contenuto.
Il funzionamento del virus NotPetya
Il virus NotPetya funziona per certi aspetti in maniera molto semplice, trattandosi della combinazione di tipologie di virus vecchie di più di qualche mese; una volta scaricato l’allegato dell’email il virus entra in funzione e porta al blocco del pc. Per lo sblocco gli hacker che hanno sviluppato questo ransomware (come WannaCry che ha dominato l’attenzione pubblica per molto tempo) chiedono un riscatto in BitCoin, che si aggira intorno ai trecento dollari. Al momento non è ancora chiaro chi ci sia dietro questa operazione e se l’aspetto economico fosse quello primario in questa operazione.
Il problema della sicurezza e quello delle infrastrutture
Per alcuni, soprattutto i più giovani, può apparire semplicemente assurdo che ci sia chi ancora apra allegati di email sconosciute e possa correre il rischio di imbattersi in una minaccia informatica, come nel caso del virus NotPetya. La realtà è più articolata e complessa e c’è da dire che se gli hacker continuano a inviare queste email è perché la possibilità che questi attacchi vadano a buon fine siano molto alti.
Il problema però, oltre di tipo culturale per cui molto spesso si utilizza il web in maniera superficiale senza pensare ai rischi delle azioni che si compiono e se altrettanto spesso i sistemi di sicurezza non sono aggiornati regolarmente, c’è da dire che in moltissimi casi i problemi non sono degli utenti ma delle infrastrutture.
A cosa facciamo riferimento? In molti casi questo tipo di email vengono aperte da quelle realtà aziendali e quegli uffici dove quotidianamente ricevono tantissima corrispondenza elettronica, fatta di CV, fatture e comunicazioni di vario tipo, per cui l’email appare plausibile e si scopre che è un virus solamente dopo averla aperta.
In alcuni casi, invece, è impossibile aggiornare gli antivirus in quanto molti software (soprattutto quelli delle strutture medico-sanitarie) girano su sistemi operativi obsoleti, quindi più vulnerabili, ma che non possono essere aggiornati o perché non è stata prevista una versione più aggiornata del programma o perché effettuando l’upgrade si perderebbero determinati benefici.
Come comportarsi
La sfida contro il virus NotPetya e gli altri tipo di minacce informatiche è molto delicata perché qualsiasi strumento digitale può essere violato e la creatività criminale di molti è spesso la migliore arma contro qualsiasi sistema di difesa. La capacità umana di sapersi difendere può similmente essere lo scudo migliore contro questo tipo di attacchi, soprattutto considerando che ad oggi i sistemi di intelligenza artificiale di apprendimento delle macchine per contrastare questi fenomeni non sono ancora così precisi e perfezionati da garantire un livello di sicurezza sufficientemente alto.