Posizionare un sito web, gli errori da non commettere

In un’era governata dall’universo digitale è praticamente impossibile per imprenditori e liberi professionisti non avere un sito web attivo. Nella rincorsa alla presenza online, spesso però ci si dimentica che avere un portale online significa anche realizzarlo in maniera professionale, aggiornarlo costantemente e, soprattutto, renderlo visibile ai potenziali clienti.

Perché questo accada, è indispensabile che il sito sia correttamente ottimizzato per essere trovato e indicizzato dai motori di ricerca, in modo che questi possano proporlo tra i risultati che offrono agli utenti in navigazione, in risposta alle query di ricerca inserite. La SEO, ossia l’ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca,è un’attività complessa e sfaccettata, che dev’essere curata meticolosamente perché sia produttiva e renda un sito web un vero asset aziendale.

Quali sono i principali errori da evitare quando si crea una strategia di Search Engine Optimization?

Scegliere il fai da te

Grazie alle moderne tecnologie e ai tools digitali, è molto facile oggi trovarsi a intraprendere in totale autonomia delle attività anche molto complicate e riservate, un tempo, ai soli professionisti. Per quanto le sempre più ampie opportunità dell’universo online siano una risorsa incredibilmente positiva, spesso riuscire a fare qualcosa in modalità “fai da te” non significa esattamente farla bene.

Un progetto strutturato come quello di creare e posizionare online un sito web può essere gestito da autodidatti, ma non avrà mai le prestazioni di un portale realizzato da web developer professionisti ed esperti di ottimizzazione. Affidarsi a specialisti del settore diventa quindi imprescindibile quando l’obiettivo è fare di un sito una vera risorsa.

Un’agenzia come Parklab con il servizio SEO posiziona i siti web sui motori di ricerca e si assicura che produca i risultati sperati in termini di visibilità e conversioni. Una realtà di questo tipo è in grado infatti di gestire ogni aspetto della realizzazione di un sito, dalla scelta del dominio e dell’hosting, al layout grafico, fino all’alberatura, alla keyword research, al copywriting e alla gestione più tecnica di ogni elemento dell’ottimizzazione.

Ignorare una delle componenti della SEO

Fare SEO vuol dire occuparsi di molte attività eterogenee: trascurarne anche solo una può compromettere la riuscita del piano. Sono principalmente tre le aree della SEO da considerare: SEO on site, SEO on page e SEO off site.

La SEO on site è l’insieme delle strategie che tendono a ottimizzare un sito nei suoi aspetti più tecnici e strutturali, ad esempio la sua architettura, la sua velocità di caricamento, la user experience o la fruibilità da mobile. La SEO on page invece cerca di ottimizzare tutti gli elementi che all’interno delle pagine del sito web, come ad esempio i titoli, i meta tag, gli URL, i testi, le immagini, i link interni testi e così via.

La SEO off site, infine, si propone di migliorare la visibilità di un sito sfruttando canali per così dire esterni allo stesso. Ad esempio, ne migliora l’autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca attraverso attività di link building, ovvero la creazione di una rete efficace di link esterni che puntano al portale e incidono sulla domain authority.

Non aggiornare mai la SEO

Un altro degli errori più spesso commessi da chi inizia a fare SEO è quello di pensare che l’ottimizzazione di un sito web sia un’attività da fare una tantum. È importante sottolineare invece che la SEO è un processo costante, che richiede un monitoraggio attento e un aggiornamento continuo. Fondamentale è infatti controllare con elevata frequenza i propri risultati, il posizionamento ottenuto e le statistiche generate dal sito che si desidera rendere visibile agli occhi dei search engines e degli utenti.

Gli algoritmi dei motori di ricerca mutano in continuazione, così come le esigenze di chi naviga online e le best practices per ottenere risultati soddisfacenti da un’attività digitale. Restare immobili quindi non è un’opzione e significherebbe perdere velocemente i risultati acquisiti, soccombendo sotto il peso della fisiologica dinamicità della rete.